sabato 10 maggio 2014

8 e 5 per mille: Vigilanza Laica



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TEMPI DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI: LA TRUFFA DELL’8 PER MILLE
Premessa
La Repubblica italiana riconosce la libertà di religione, di culto e di associazione. Il nostro ordinamento giuridico prevede poi specifici regimi per i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica (Concordato) e lo Stato e le altre confessioni religiose (Intese).All’interno di questo complesso insieme di disposizioni la legislazione statale dal 1984 prevede anche il finanziamento diretto da parte dello Stato. Tale meccanismo è noto come “otto per mille”, consistendo nella destinazione di una quota pari all’8 x 1000 del gettito IRPEF allo Stato, alla Chiesa cattolica o alle confessioni religiose che hanno stipulato una Intesa con lo Stato che preveda tale finanziamento (la Chiesa Valdese, l’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio in Italia, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Chiesa Evangelica Luterana in Italia).L’istituto dell’otto per mille è stato introdotto per superare il precedente istituto noto come “congrua” (il finanziamento diretto dello Stato alla Chiesa cattolica per pagare gli stipendi e le pensioni dei sacerdoti), configurando un nuovo meccanismo che fosse in grado di fornire mezzi adeguati e quantitativamente comparabili ai precedenti ed allo stesso tempo affidare ai cittadini la scelta in merito.Pochi italiani sono a conoscenza di come funziona il meccanismo del cosiddetto 8 per mille dell’IRPEF. E’ necessario che il Ministero dell’Economia si faccia promotore di una campagna di informazione che restituisca agli italiani la possibilità di scegliere coscientemente, come la legge vuole, la destinazione di questa parte del proprio reddito.
La situazione attuale
Il contribuente può indicare a chi devolvere la sua quota dell’8 per mille dell’IRPEF. Quello che non molti sanno è che chi non dà alcuna indicazione vede la sua quota versata ai soggetti ammessi, ed elencati in fondo al modulo di dichiarazione dei redditi, in modo proporzionale alle preferenze che gli altri (e non lui) hanno espresso. In altre parole, chi non ha indicato alcuna scelta, vede la sua quota devoluta a soggetti per i quali può anche provare la massima repulsione o diffidenza. E’ questo uno dei tanti imbrogli italiani, consumato ai danni di milioni di persone alle quali viene negata una corretta informazione su cosa si fa dei loro quattrini.E’ avvenuto così che negli ultimi anni la chiesa cattolica, pur avendo ottenuto indicazioni corrispondenti a meno del 30% del totale, sia riuscita ad accapararsi quasi il 90% dell’ammontare totale dell’8 per mille dell’IRPEF (circa 1 miliardo di euro, invece di circa 300 milioni di euro che le spetterebbero effettivamente): inoltre, per le somme percepite, la CEI presenta un rendiconto a carattere informativo, non soggetto ad alcun controllo da parte dell’autorità statale.A tal fine è stata ed è ulteriormente aiutata dalla del tutto inesistente opera di divulgazione e propaganda che lo Stato italiano ha fatto e fa in favore della propria quota dell’8 per mille (della quale occorre ancora ricordare che, in passato, larga parte veniva destinata mediamente ad interventi riferiti al culto cattolico); questa latitanza dello Stato si contrappone alla martellante propaganda che la Chiesa cattolica ha fatto e fa sempre più attivamente, con vere e proprie campagne pubblicitarie, che incidono per circa l’1% dei ricavi (circa 10 milioni di euro), in favore della propria quota dell’8 per mille.
Come è stata utilizzata la quota a gestione statale dell’otto per mille negli anni scorsi…
Troppo spesso gli anni scorsi, la quota a gestione statale dell’otto per mille era stata destinata in gran parte alla conservazione e restauro di beni ecclesiastici.
Per la dichiarazione dei redditi del 2014
Fino a quando non verranno introdotte significative modifiche in senso di rispetto della laicità delle istituzioni relativamente al meccanismo di assegnazione dell’8 per mille fra lo Stato, la Chiesa cattolica e le altre confessioni religiose, nonché relativamente alla destinazione dei fondi dello Stato derivanti dal gettito della propria quota dell’8 per mille, il nostro invito ai cittadini che hanno a cuore la laicità delle istituzioni, è quello di non devolvere né alla Chiesa cattolica, né allo Stato (le due opzioni rischiano troppo spesso di coincidere) il proprio 8 per mille, bensì di destinarlo ad una delle confessioni religiose minoritarie, controllando con attenzione come tali fondi vengono spesi ed utilizzati dalle singole organizzazioni religiose, di anno in anno.
Vigilanza laica!
TEMPI DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI: PER UN BUON USO DEL 5 PER MILLE
Destina il Tuo 5x1000 alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Nei suoi anni di attività la Consulta è stata protagonista di numerosissime iniziative, convegni e proposte, caratterizzandosi come uno dei più attivi istituti culturali piemontesi, in costante crescita di adesioni e progetti, esempio e punto di riferimento per la nascita di numerose Consulte gemelle in altre città italiane.Anche quest’anno il calendario delle iniziative è denso di progetti ad alto contenuto culturale e di attualità: la Giornata di Giordano Bruno, la Quinta “Rassegna biennale del Cinema Laico”, la Lectio Magistralis sulla Laicità collegata al Premio Adriano Vitelli  “Laico dell’Anno”, la Commemorazione del XX Settembre e la Manifestazione “Laici in piazza", il Convegno di studi annuale su “1984 – 2014: 30 ANNI DI NEOCONCORDATO FRA STATO E CHIESA CATTOLICA sua abolizione, Intese, legge sulla libertà religiosa”, il corso di storia del pensiero laico all'UNITRE, il corso di storia delle religioni e del libero pensiero all'Università Popolare, le presentazioni di libri, la collaborazione e la cura della rivista “Quaderni Laici”, sono solo alcuni esempi delle iniziative in programma.I mezzi di cui la Consulta dispone sono tuttavia ben lontani dall’essere adeguati ad un simile sforzo. La Consulta infatti non è riconosciuta al pari degli altri istituti culturali della Regione Piemonte, non essendo inserita nella legge regionale 49 che da tempo attende una revisione. Soltanto la convinta adesione ed il concreto sostegno, anche economico, dei cittadini alle attività della Consulta potrà consentirci di far fronte a queste importanti iniziative culturali e ai sempre più impegnativi compiti che attendono le battaglie per la difesa della laicità delle istituzioni e per la diffusione della cultura laica.
Ti chiediamo di destinare il 5 per mille dell’IRPEF a sostegno della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni. Questa scelta non comporta una spesa per Te, essendo una quota d'imposta a cui lo Stato rinuncia. Se non effettuerai alcuna scelta, il 5 per mille resterà allo Stato.
Come devolvere il 5x1000 alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni?
È davvero semplice:

1. compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico;

2. firma nel riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale..."

3. indica il codice fiscale della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni: 97663330013 
5permille tolaica
Puoi destinare il 5x1000 anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero la persone che hanno solo il modello CUD fornitogli dal datore di lavoro o dall'ente erogatore della pensione.
Come fare?
È sufficiente compilare la scheda e presentarla, in busta chiusa:
  • allo sportello di un ufficio postale o a uno sportello bancario che provvederà a trasmetterle all'Amministrazione finanziaria (il servizio è gratuito)

oppure
  • a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (commercialista, CAF, etc.) Quest'ultimo deve rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta, attestante l'impegno a trasmettere le scelte.
Sulla busta occorre scrivere: "scelta per la destinazione del cinque per mille dell'Irpef", e indicare cognome, nome e codice fiscale del contribuente.
Grazie per aiutarci a difendere la laicità delle istituzioni ed a diffondere la cultura laica!

5 x mille alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni




TEMPI DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI: PER UN BUON USO DEL 5 PER MILLE
Destina il Tuo 5x1000 alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Nei suoi anni di attività la Consulta è stata protagonista di numerosissime iniziative, convegni e proposte, caratterizzandosi come uno dei più attivi istituti culturali piemontesi, in costante crescita di adesioni e progetti, esempio e punto di riferimento per la nascita di numerose Consulte gemelle in altre città italiane.Anche quest’anno il calendario delle iniziative è denso di progetti ad alto contenuto culturale e di attualità: la Giornata di Giordano Bruno, la Quinta “Rassegna biennale del Cinema Laico”, la Lectio Magistralis sulla Laicità collegata al Premio Adriano Vitelli  “Laico dell’Anno”, la Commemorazione del XX Settembre e la Manifestazione “Laici in piazza", il Convegno di studi annuale su “1984 – 2014: 30 ANNI DI NEOCONCORDATO FRA STATO E CHIESA CATTOLICA sua abolizione, Intese, legge sulla libertà religiosa”, il corso di storia del pensiero laico all'UNITRE, il corso di storia delle religioni e del libero pensiero all'Università Popolare, le presentazioni di libri, la collaborazione e la cura della rivista “Quaderni Laici”, sono solo alcuni esempi delle iniziative in programma.I mezzi di cui la Consulta dispone sono tuttavia ben lontani dall’essere adeguati ad un simile sforzo. La Consulta infatti non è riconosciuta al pari degli altri istituti culturali della Regione Piemonte, non essendo inserita nella legge regionale 49 che da tempo attende una revisione. Soltanto la convinta adesione ed il concreto sostegno, anche economico, dei cittadini alle attività della Consulta potrà consentirci di far fronte a queste importanti iniziative culturali e ai sempre più impegnativi compiti che attendono le battaglie per la difesa della laicità delle istituzioni e per la diffusione della cultura laica.
Ti chiediamo di destinare il 5 per mille dell’IRPEF a sostegno della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni. Questa scelta non comporta una spesa per Te, essendo una quota d'imposta a cui lo Stato rinuncia. Se non effettuerai alcuna scelta, il 5 per mille resterà allo Stato.
Come devolvere il 5x1000 alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni?
È davvero semplice:

1. compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico;

2. firma nel riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale..."

3. indica il codice fiscale della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni: 97663330013 
5permille tolaica
Puoi destinare il 5x1000 anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero la persone che hanno solo il modello CUD fornitogli dal datore di lavoro o dall'ente erogatore della pensione.
Come fare?
È sufficiente compilare la scheda e presentarla, in busta chiusa:
  • allo sportello di un ufficio postale o a uno sportello bancario che provvederà a trasmetterle all'Amministrazione finanziaria (il servizio è gratuito)
oppure
  • a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (commercialista, CAF, etc.) Quest'ultimo deve rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta, attestante l'impegno a trasmettere le scelte.
Sulla busta occorre scrivere: "scelta per la destinazione del cinque per mille dell'Irpef", e indicare cognome, nome e codice fiscale del contribuente.
Grazie per aiutarci a difendere la laicità delle istituzioni ed a diffondere la cultura laica!

Lettera Atm della Consulta Milanese

m i l a n o l a i c a . i t – i n f o@m i l a n o l a i c a . i t 24 aprile 20
14



Spett.le
ATM SpA
via Foro Buonaparte 61
20121 Milano

c.a. Bruno Rota – Presidente

per conoscenza:
Comune di Milano
Palazzo Marino

c.a. Giuliano Pisapia - Sindaco

Milano, 24 aprile 2014
Oggetto: BIGLIETTO ATM COI PAPI GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II

Egregio dr. Rota,

apprendiamo dal Vostro comunicato del 23 aprile 2014 che “un biglietto con l’immagine stilizzata di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II viene emesso da ATM in occasione della loro canonizzazione il 27 aprile a Roma” e che “dal 24 aprile e fino al 10 maggio, questi titoli di viaggio per i mezzi pubblici milanesi” saranno distribuiti come prima emissione “speciale” da riproporre “in occasione di altri eventi e ricorrenze di assoluta rilevanza”.

La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni raccoglie diverse realtà che considerano la laicità un valore fondante per una società che intenda arricchirsi delle rispettive diversità, di cultura, genere, orientamento sessuale, coscienza e fede religiosa; l’iniziativa di cui in oggetto riteniamo sia un potente strumento comunicativo che nega tale valore e vanifica, tra gli altri, i molti interventi posti in essere dal Comune di Milano per garantire politiche inclusive per cittadine e cittadine di diverse fedi e non credenti.

ATM è un’azienda che fin dalla sua fondazione appartiene all’intera cittadinanza e verso la quale la cittadinanza nutre imperitura gratitudine per avere contribuito con il sommo sacrificio alla lotta antifascista.

m i l a n o l a i c a . i t – i n f o@m i l a n o l a i c a . i t 24 aprile 2014
Lungi da noi interferire con le logiche di marketing che hanno portato la struttura comunicativa da Lei diretta a deliberare l’apertura della serie speciale con la canonizzazione dei due papi, ma ci permettiamo di criticare l’opportunità di considerare dell’intera cittadinanza un evento religioso di una comunità di fede certamente numerosa, ma non rappresentativa di tutte le opinioni presenti nella nostra città e in Italia.

Non ci pare opportuno che un’azienda come ATM stabilisca a nome di tutti e tutte la partecipazione di “Milano con i papi “ .

In attesa di un Suo cortese e sollecito riscontro, Le inviamo i nostri più cordiali saluti.

Per la Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni
La Coordinatrice
Luisa Bordiga

La Buona Educazione

m i l a n o l a i c a . i t – i n f o@m i l a n o l a i c a . i t 30 aprile 201

La buona educazione


Nessuna dottrina,

molti strumenti,

diverse realtà



La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni quest’anno celebra la Giornata mondiale contro l’omotransfobia invitando la cittadinanza ad un incontro sulla libertà di insegnamento nella scuola pubblica, il 12 di maggio alle ore 20:30 in libreria Claudiana.

In un mondo in cui siamo tutti quotidianamente esposti a messaggi su ruoli di genere e modelli di relazione stereotipati, l’educazione dei nuovi adulti sui temi dell’affettività e della sessualità è fondamentale per raggiungere diversi obiettivi: proteggere bambine e bambini dal fenomeno della adultizzazione, prevenire la violenza di genere, garantire il rispetto delle differenze e contrastare il bullismo omotransfobico, diminuire l’esposizione a rischi di malattie sessualmente trasmissibili gravidanze indesiderate.

La scuola deve poter svolgere il proprio ruolo educativo garantendo il rispetto di ogni diversità; alla scuola pubblica non solo deve essere permesso ma va chiesto, di realizzare percorsi che aiutino bambine e bambini a decodificare e smontare modelli identitari e di relazione che possono destabilizzare la loro crescita.


La nostra proposta del 12 maggio - da condividere e far crescere - è un’idea di azione educativa inclusiva: video, informazioni, libri, esperienze di una scuola pubblica che si oppone al clamore aggressivo dei maestri della cattiva educazione e crea i presupposti per uno sviluppo sereno dell’affettività e della sessualità delle nuove generazioni.


L’incontro, organizzato in collaborazione con NonUnoDiMeno, si terrà a partire dalle 20:30 alla Sala della Libreria Claudiana di via F. Sforza 12/A e si chiuderà con un dibattito aperto.
m i l a n o l a i c a . i t – i n f o@m i l a n o l a i c a . i t 30 aprile 2014



Agenda

Brevi video destinati alle scuole primarie (progetto Rainbow - Rights Against Intolerance Building an Open Minded World)

Luisa Bordiga – Coordinatrice della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni – Cronache di ordinaria omofobia: cardinali e maschi selvatici all’attacco della scuola pubblica


Stefano Masson – NonUnoDiMeno – Libero ne è l’insegnamento.

IC Pisacane Poerio di Milano - L’esperienza del progetto imPARiaSCUOLA


Claudia Martini - insegnante di scuola primaria - Quando entro in classe, cerco di educare al rispetto delle differenze

Vincenzo Viola – Amici della Consulta per la Laicità delle Istituzioni – Il caso della censura mediatica del volume Di che genere sei, edito da La Meridiana

Data e luogo

Lunedì 12 maggio 2014 Orario: 20:30-23:30
Milano – Sala della Libreria Claudiana – Via F. Sforza 12/A

Riferimenti


La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni è un’associazione di associazioni, di molte e diverse concezioni del mondo, che offre opportunità di scambio e di confronto per chi intende operare – attraverso iniziative di informazione e formazione – per la pari dignità e libertà di espressione e di scelta. La laicità è al tempo stesso valore e metodo, essendo volta a difendere uno spazio pubblico neutro, comune a tutti i cittadini indipendentemente dalle convinzioni etiche o religiose, come dettano la Costituzione Italiana e la Carta dei Diritti dell’Uomo.
La Consulta ha aderito alla campagna contro i buoni scuola regionali promossa da NonUnoDiMeno e partecipa ai lavori del costituendo coordinamento per la scuola della Costituzione.

www.milanolaica.it – cell. 349 1567097

NonUnoDiMeno: Per noi la Scuola della Costituzione è quella del sapere inteso come bene comune non mercificabile, né privatizzabile. L’istruzione deve essere pubblica e gratuita per ogni cittadino e deve essere orientata al pieno sviluppo della personalità umana. www.nonunodimeno.net